La piè
Sono quasi 21 anni che abito in Romagna e oggi per la prima volta ho fatto la Piadina Romagnola o in dialetto la “piè”.
Devo dire che mi è venuta benino, come primo esperimento, in casa è piaciuta!
Avevamo in casa un po’ di salume e niente di particolarmente sfizioso in dispensa per mangiarlo. Perchè non fare al volo la piadina! Siamo in Romagna mi sembra il minimo, anche perchè non avevo nessuna voglia di uscire e guarda caso in frigo ho lo strutto che aspetta di essere usato!
Ho cercato sul web un po’ ricette anche senza lo strutto ma con l’olio d’oliva e sono arrivata sul sito http://www.consorziopiadinaromagnola.it/ dove ho letto la sua storia e ho trovato la ricetta.
Pochi e semplici ingredienti, farina di grano duro di tipo 0, strutto o olio d’oliva, acqua e agenti lievitanti come il bicarbonato di sodio o amido di mais o frumento. Questo è quello che c’è scritto nel disciplinare di produzione.
Quindi procediamo con la ricetta per un 1 kilo di farina le dosi sono:
Acqua: quanto basta per ottenere un impasto omogeneo;
Sale: pari o inferiore a 25 grammi;
Strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi.
Agenti lievitanti: bicarbonato di sodio, amido di mais o frumento, fino a 20 grammi;
Ho dimezzato le dosi tanto per provare la mia capacità nel replicare la ricetta.
Abbiamo in casa il testo romagnolo, una padella creata appositamente per la cottura della piadina e quindi dopo aver impastato gli ingredienti e porzionato in palline di circa 80 gr, le ho tirate tonde (quasi, dico quasi perchè la forma lascia molto alla fantasia) con il mattarello (antico ricordo della bisnonna) e cotte sul testo!
Tutti a tavola, abbiamo gustato le nostre piadine!!! Ottimo pranzo!