L’Amatriciana!
Era da tanto tempo che ci giravo d’attorno… mi piacciono davvero tanto i primi piatti provenienti dal Lazio… ne farei indigestione! Quindi in questo periodo di quarantena… cuciniamo!!!!!
La tradizione gastronomica di Amatrice si fonda prevalentemente sul suo piatto simbolo, ovvero l’Amatriciana, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Una ricetta dalle origini contadine a base di guanciale amatriciano e formaggio pecorino. Identificata ormai come primo piatto tipico anche della cucina romana e, in generale, laziale, è fra i piatti italiani più conosciuti e cucinati in assoluto.
Il sugo veniva preparato dai pastori con gli ingredienti a loro disposizione sulle montagne quando seguivano le greggi nel periodo della transumanza. Usavano quindi, guanciale e pecorino, questi due ingredienti sono ancora prodotti dagli allevatori di Amatrice, quindi originariamente l’Amatriciana era bianca. Con la scoperta dell’America, e la conoscenza del pomodoro, è stata rivisitata con l’aggiunta di esso.
La diffusione su scala nazionale del sugo all’amatriciana si ebbe nell’Ottocento quando molti amatriciani emigrarono a Roma a causa della crisi della pastorizia e, trovando occupazione nella ristorazione, fecero conoscere il piatto dei loro avi. Il primo storico ristorante amatriciano di Roma risale al 1860 e si chiamava Il Passetto, poiché attraverso il ristorante si poteva passare dal Vicolo del Passetto a Piazza Navona.
(fonte: https://www.amatriceturismo.it/l-amatriciana/)
La mia ricetta per 2 persone:
250 gr. di sedanini rigati (non avevo le mezze maniche)
120 gr. di guanciale tagliato a listarelle, togliendo la cotenna
350 gr. di passata rustica (ci vorrebbero i pomodori San Marzano ma in questa stagione non sono proprio buoni)
50 gr. di Pecorino Romano
1 peperoncino piccolo piccolo
Olio Evo
2 cucchiaini di strutto
Sale e pepe
Il mio procedimento:
Intanto ho messo a bollire l’acqua per la cottura della pasta da salare poi a bollore.
In una padella ho messo un po’ di olio d’oliva e 2 cucchiaini di strutto, poi ho aggiunto il guanciale una generosa dose di pepe e un po’ di sale fino. Ho fatto soffriggere il guanciale per 6/7 minuti… attenzione a non bruciarlo.
Quando il grasso si sarà sciolto ho finito la sua cottura e l’ho messo da parte.
Nella stessa padella con il condiemento rimasto ho aggiunto la passata e il peperoncino e ho continuato la sua cottura per circa 10 minuti.
Nel frattempo la pasta si sarà cotta.
Ho rimesso il guanciale nella padella con la pasta appena scolata e ho saltato molto velocemente per amalgare tutto.
Spolverizzato con il pecorino e servito in tavola!
Dopo il terribile terremoto che ha distrutto il paese di Amatrice, le Frazioni e altri Comuni limitrofi nell’agosto 2016, ci sono state tantissime manifestazioni di solidarietà in Italia e nel mondo, infatti molti ristoranti hanno contribuito alla raccolta fondi per la ricostruzione devolvendo una somma per ogni piatto di Amatriciana ordinato, facendo di questa ricetta un simbolo non solo di un paese ma di un’intera popolazione in difficoltà.